Trattamenti per il mal di testa
Secondo un’indagine dell’OMS, il 50% della popolazione ha sofferto almeno una volta nella vita di mal di testa. In Italia sono circa 7 milioni le persone affette da questa patologia in forma cronica.

Classificazione
L’International Headache Society ha stilato una classificazione approvata dall’OMS delle diverse tipologie di cefalea in base ai sintomi riscontrati. Si distinguono in cefalee primarie e secondarie.
1. Cefalee primarie
Le cause della cefalea primaria sono sempre più di una e scaturiscono dall’interazione tra cause interne, una certa predisposizione genetica e fattori scatenanti come stress, abuso di fumo e alcol, inquinamento ambientale e dieta sbagliata.
A loro volta si suddividono in:
Emicrania
L’emicrania è caratterizzata da dolore pulsante in un solo lato della testa, con intervalli dalle 4 alle 72 ore. Questo disturbo aumenta con gli sforzi, anche moderati, come chinarsi o raccogliere qualcosa.
Può presentarsi con sintomi associati quali nausea e vomito, insonnia, stanchezza, disturbi visivi, debolezza e difficoltà nella concentrazione. Luci e rumori forti possono recare grande disturbo.
L’incidenza è maggiore nel sesso femminile, nei fumatori e nei consumatori di caffeina. Altri fattori di rischio sono l'assunzione di farmaci, la variazione del tempo, disordini o reazioni alimentari, fattori emotivi, scompensi ormonali, traumi, abitudini errate, apnee notturne e disordini temporo-mandibolari.
Cefalea tensiva o muscolo-tensiva
La più comune, può manifestarsi solo a volte o può essere cronica, gli attacchi possono durare da qualche minuto a diversi giorni e il dolore, come una morsa su entrambi i lati della testa, può essere d’intensità lieve o moderata. A differenza dell’emicrania, la cefalea tensiva non è generalmente accompagnata da nausea e vomito e le normali attività di routine non peggiorano i sintomi.
Non sono presenti malattie che possano causare questo tipo di mal di testa, mentre i fattori scatenanti sono stress, ansia, depressione, postura scorretta, digiuno, disidratazione o abuso di farmaci.
Il bruxismo ovvero l’abitudine a digrignare i denti (di giorno o di notte) causato da malocclusione dentale, stress o eccessive preoccupazioni dà origine a spasmi muscolari e può provocare cefalea tensiva. Questo problema si può risolvere facendo fisioterapia, indossando il bite e riducendo lo stress.
Mal di testa da cervicale
Il mal di testa da cervicale si concentra o inizia nella regione cervicale e può durare più dell’emicrania o della cefalea tensiva.
Il dolore è laterale, fisso e si riproduce tramite pressione sui muscoli del collo o col movimento della testa.
Può presentarsi come sintomo isolato oppure irradiarsi al collo, spalle, braccio associandosi ad altri sintomi come vertigini, stordimento, stanchezza, insonnia, disturbi dell’umore e difficoltà nel concentrarsi.
Cefalea a grappolo
La cefalea a grappolo è un tipo di mal di testa che colpisce principalmente soggetti di sesso maschile presentandosi in forma episodica o cronica.
Il dolore è insopportabile, compare rapidamente e dura da 15 minuti a 3 ore, spesso più volte al giorno, anche di notte. Si avverte su un solo lato della testa, in genere attorno all’occhio, ed è accompagnato da lacrimazione ed arrossamento dell’occhio, congestione nasale, naso che cola o sudorazione del viso.
I fattori di rischio sono principalmente alcol, stress e disturbi del sonno.
2. Cefalee secondarie
L’International Headache Society elenca 8 principali categorie di cefalea secondaria: da trauma, disturbi vascolari, disturbi intracranici non vascolari, uso di sostanze esogene, infezioni, disturbi dell’omeostasi, disturbi psichiatrici o dolori facciali derivanti da patologie del cranio o altre strutture craniche o facciali.
La nevralgia cranica è un tipo di cefalea dovuta ad infiammazione dei nervi cranici o cervicali: un esempio noto è la nevralgia del trigemino i cui sintomi interessano la terminazione nervosa nel volto, nella parte frontale del cranio e nella cavità orale.
I sintomi caratteristici della cefalea secondaria sono dolore violento, segni neurologici, febbre, difficoltà visive e comparsa del dolore a seguito di uno sforzo fisico, anche minimo.
Diagnosi
È difficile riconoscere nettamente cefalee primarie e secondarie.
L’indagine diagnostica del mal di testa si avvale soprattutto di esami che possono rivelare l’origine della patologia, ma si è visto che la cefalea può essere curata efficacemente con una terapia fisioterapica mirata, a meno che non sia accompagnata da segnali di altre malattie più o meno gravi.
Fisioterapia e riabilitazione
Non tutti i tipi di mal di testa necessitano della sola terapia farmacologica. È stato dimostrato, infatti, che lo svolgimento di attività fisica apporta grandi benefici su frequenza, intensità e durata delle cefalee. L’attività fisica controlla il dolore in quanto, favorendo il rilascio di endorfine, attiva meccanismi che agiscono sul sistema nervoso centrale riducendo, in questo modo, la percezione del dolore. Contrasta, oltretutto, disturbi considerati fattori scatenanti come sovrappeso, ipertensione, apnee, ansia e depressione.
Tuttavia, certi sforzi, se svolti in modo scorretto o svolti da soggetti disfunzionali, possono essere la causa del mal di testa. Ecco perché il fisioterapista si rivela figura cardine nella risoluzione di questi problemi. Può aiutare a risolvere problematiche associate a movimenti e posture scorrette e guidare il paziente nel recupero delle corrette funzionalità.
Il percorso prevede, a seconda del caso, uno o più cicli di terapia manuale e una serie di esercizi personalizzati. Può dare risultati già dalle prime sedute.
