Trattamenti per disordini temporomandibolari

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DTM è l’abbreviazione per "disordini temporomandibolari". Si tratta di disturbi che possono portare a dolore e disfunzione dell’articolazione o dei muscoli che la controllano.
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L’articolazione temporomandibolare, abbreviata ATM, connette l’osso temporale del cranio con la mandibola; fra i due si frappone un disco fibrocartilagineo, indispensabile per la corretta funzione articolare. La capsula articolare, i legamenti e i muscoli, principalmente muscolo temporale e muscolo massetere, mantengono l’articolazione in sede.
Questa complessa articolazione ci permette ogni giorno di respirare, deglutire, masticare e parlare. La sua corretta funzione è quindi indispensabile per la vita. Proprio per questa ragione, i DTM possono compromettere le attività quotidiane di chi ne è affetto; da ciò si deduce l'importanza della riabilitazione e rieducazione dell'articolazione dietro il consiglio di un esperto.
Sintomi di un disordine temporomandibolare
I segni e i sintomi di un disordine temporo mandibolare (DTM) sono:
Rumori
Rumori articolari in apertura o chiusura della bocca. Tipici sono i "click" o i crepitii.
Blocchi
Blocchi dell'articolazione in apertura o chiusura della bocca.
Acufeni
Possono essere percepiti come un fischio, un ronzio, una pulsazione o come una sensazione di ovattamento all'interno dell'orecchio
Mal di testa
Accompagnato anche da tensione o dolore al collo.
Sensazione
Sensazione di sabbiolina intrarticolare.
Dolore
Durante la masticazione, l'eloquio, l'apertura completa della bocca o il serramento della stessa.
Vertigini
È un’illusione di movimento del corpo oppure dello spazio circostante.
Tali sintomi sono spesso accompagnati da dolore nella zona della faccia: orecchie, occhi e fronte, ma ancora più frequentemente lì dove si unisce il collo al cranio, nella regione nucale e suboccipitale, e può scendere sul collo fino ad arrivare al diaframma, alla regione scapolare o alle spalle e alle braccia, con tipici segni neurologici come formicolii e intorpidimento della zona.
Alcuni disturbi si risolvono in autonomia nel giro di poche settimane o mesi, ma le condizioni più gravi necessitano di un intervento multidisciplinare.
Diagnosi
Nella maggior parte dei casi, la diagnosi di disordine temporomandibolare viene fatta tramite anamnesi ed esame obiettivo da medici specialisti otorinolaringoiatri, odontoiatri, chirurghi maxillofacciali o gnatologi, e confermato da esami strumentali.
Tuttavia, anche il fisioterapista può riscontrare tali disordini grazie a delle scale di misurazione validate a livello internazionale (diagnostic criteria for temporomandibular disorders).
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Trattamento
Il trattamento può essere conservativo o chirurgico: il primo è ampiamente preferito al secondo che, però, in alcuni casi, può essere l’unica soluzione.
Se si opta per un trattamento conservativo, sarà compito dello specialista gnatologo quello di indirizzare il paziente al giusto iter riabilitativo. Integrare una terapia ortodontica, splint neuromuscolari o distrattori articolari, con la fisioterapia è, al momento, la terapia più indicata per arrivare ad una completa o parziale risoluzione delle problematiche del paziente. Questo percorso prevede un follow-up completo e una costante interazione tra gli specialisti, il che porta ad una totale presa in cura del paziente.
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Il trattamento fisioterapico mira, tramite delle sedute di terapia manuale ed un piano di esercizi personalizzati, ad eliminare le tensioni muscolari, restituendo una giusta coordinazione, e ristabilire un corretto equilibrio articolare e fasciale; è infatti indispensabile correggere le disfunzioni fasciali anche nei distretti più lontani per evitare che questi possano mantenere o ripresentare la disfunzione dell’ATM.